Attraverso questa mostra fotografica della quale sono artefici alcuni pazienti seguiti presso il Centro Parkinson del S.Eugenio (Responsabile Dr.ssa Brusa, Direttore Dr. Iani), abbiamo voluto portare in primo piano il loro personale punto di vista nel raccontare la propria storia. A questo scopo i pazienti sono divenuti fotografi e sotto la guida del fotografo Omar Kheiraoui ci hanno offerto un ritratto inedito del loro vissuto, quello di chi lo vive dall’interno, in primo piano, lo subisce, lo combatte e si cimenta giornalmente con le relative difficoltà. Scatti di vita quotidiana, il ritratto di momenti delle proprie giornate, emozioni proiettate nelle immagini che ci aiutano ad entrare nella malattia e a capirne i diversi aspetti ma anche nello stesso tempo, ad apprezzarne la gioia di vivere.
La mostra fotografica è un esempio di medicina narrativa, un po’ il punto di arrivo di un percorso già avviato da diversi anni presso il Centro Parkinson del S.Eugenio dove la cura dei malati avviene non solo attraverso la somministrazione dei farmaci ma anche con un coinvolgimento dei pazienti e dei familiari e rinforzando le loro conoscenze relative alla malattia per poter arrivare ad una condivisione delle scelte terapeutiche e ad una maggiore presa di coscienza. Le immagini che vedete rappresentate sono la testimonianza che la felicità non risiede necessariamente in una vita senza difficoltà ma germoglia nella quotidiana accettazione della sfida per superarle.
La condivisione della resilienza è la forza di questo insolito gruppo di reporters. Il lavoro alle spalle dell‘allestimento finale può essere considerato come un cantiere, a rappresentare l’idea del quotidiano lavoro che paziente e medico svolgono insieme per garantire una qualità di vita adeguata alle esigenze del singolo ed ella sua famiglia. Il bianco e nero e il colore si alternano per sottolineare l’ambivalenza della malattia, per fermare l’attimo, che speriamo incoraggerà nel percorso chi si troverà ad entrare “A piedi nudi nel Parkinson”.